L’analisi del territorio nel suo insieme, sviluppata tramite mappe zenitali a grande scala, ha permesso di comprendere e contestualizzare il fenomeno dello spopolamento grazie ad una sintesi di quegli aspetti che, più di altri, ne sono stati la causa.
Dalla tavola di analisi morfologica, ad esempio, si deducono alcune peculiarità orografiche: i comuni sono quasi tutti sopra i 400 mt, a volte con picchi oltre i 700 mt. Si evidenzia altresì il sistema delle valli generate dai corsi d’acqua, particolarmente determinante nell’ubicazione degli insediamenti.
Questi elementi permettono, inoltre, una lettura dell’area per macrosistemi, cosi come riportato dalla tavola delle figure territoriali, rielaborate dall’analisi svolta dal piano paesaggistico della regione Puglia.
Nell’analisi del sistema dell’espansione e delle connessioni, in un confronto tra infrastrutture ed edificato precedenti e successivi al 1949, si evidenziano ritardi e contraddizioni che hanno determinato particolarmente l’isolamento.
L’ultima tavola, infine, che può essere letta come una sintesi ulteriore delle precedenti, racconta il gradiente di spopolamento, in un confronto tra due censimenti, quello del 1951 e quello del 2011. Risalta chiaramente il progressivo aumentare della percentuale con l’allontanarsi della pianura, dove, invece, i centri maggiori hanno visto aumentare esponenzialmente il numero di abitanti.