La strada che arriva da Troia a Orsara ti sorprende. Inizialmente eccessivamente dritta, circondata da campi, assomiglia a quelle strade del tavoliere che non nascondono nulla alla vista. Poi, d’improvviso, si addentra nel bosco, sale impervia costringendoti a rallentare.
Una volta entrati nel paese nuovo, imponenti palazzi si accostano a giardini rigogliosi ed un nuovo parco, attrezzato e ben disegnato, che mostra una cura quasi insolita.
A fare da perno tra le nuove case e il centro storico una piazza con una fontana monumentale. La Fontana Dell’Angelo, un tempo simbolo del paese, è ancora oggi luogo di ritrovo per i tanti che, la domenica mattina, si riversano nei bar che la circondano.
Il corso, che dalla fontana attraversa il centro sino all’antica abazia di sant’Angelo e alla grotta di San Michele, accoglie numerose attività commmerciali, molte legate all’enogastronomia. Le insegne dei ristoranti si susseguono, lasciando intendere la recente vocazione del paese.
A conferma di ciò, incontriamo Michele, che in uno di questi ristoranti lavora. Ci racconta la sua storia: nato sul lago di Como, vive da alcuni anni ad Orsara. Qui, per i ragazzi, mancano molte cose della città, ma si vive meglio, ci si aiuta, si è meno soli.